Contenuti digitali e pratica di insegnamento. Lo studio di caso di un repository di scuola superiore di II grado

Autori

  • Laura Sara Agrati

DOI:

https://doi.org/10.15160/2038-1034/1428

Parole chiave:

TPCK, contenuti digitali, proprietà intellettuale, studio di caso

Abstract

Le risorse tecnologiche rappresentano un’indiscussa opportunità per i docenti che vogliono rinnovare i contenuti e le strategie del proprio insegnamento e favorire processi attivi di apprendimento da parte degli studenti. Un esempio per tutti è rappresentato dai repository tematici dei contenuti didattici digitali utilizzabili con le metodologie attive come flipped classroom e inquiry-based learning (Bergmann & Sams, 2012; Strayer, 2012; Huang & Chiu, 2015). Come suggerisce il modello descrittivo del Technological Pedagogical Content Knowledge – TPCK (Harris, Mishra, & Koehler, 2009; Koehler, Mishra, & Yahya, 2007), tutto questo richiede, da parte del docente, un ripensamento del rapporto col proprio sapere e con gli stessi studenti (Charlot, 1997; Vincent & Carnus, 2015) nonché un nuovo tipo di conoscenza che riguarda, nello specifico, la scelta e l’utilizzo dei contenuti digitali, la loro rielaborazione nonché la tutela dal punto di vista legale. Il contributo, recuperando le riflessioni provenienti dal modello TPCK, invita a discutere sul tipo di conoscenza tecnologica richiesta oggi all’insegnante per un utilizzo ‘saggio’ (Jenkins, 2010; Rivoltella, 2013) – ma anche efficace e ‘legale’ – delle risorse digitali. Attraverso uno studio di caso – l’analisi di un repository tematico in uso presso un liceo scientifico della provincia di Bari – verranno richiamati, nelle loro implicazioni didattiche, aspetti come la sicurezza informatica, la proprietà intellettuale delle risorse digitali da parte di insegnanti e di terzi, l’accesso/utilizzo da parte degli studenti.

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Pubblicato

29-06-2017