Annali online della Didattica e della Formazione Docente
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<p><strong>La Rivista “Annali online della Didattica e della Formazione Docente” è classificata dall'ANVUR<br /></strong><strong>- come Rivista di Fascia A per i settori concorsuali 11/D1 (Pedagogia e Storia della Pedagogia) e 11/D2 (Didattica, Pedagogia Speciale e Ricerca educativa) (dal 2014)<br /></strong><strong>- come Rivista Scientifica per l'Area 12 (Area 12 - Scienze giuridiche) (dal 2019)</strong></p> <p>Illustrazione di copertina di Anna Forlati (Manifesto della XXIX edizione del Festival "I teatri del mondo")</p>Università degli Studi di Ferrarait-ITAnnali online della Didattica e della Formazione Docente2038-1034Editoriale
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Elena Marescotti
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2023-06-272023-06-2715251210.15160/2038-1034/2646Presentazione del numero monografico "Formare insegnanti ed educatori inclusivi. I curricoli formativi per la disabilità nello scenario attuale"
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Tamara ZappaterraDonatella FantozziMoira Sannipoli
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2023-06-272023-06-2715253510.15160/2038-1034/2647La scuola inclusiva come contesto di cura e di formazione del docente specializzato
https://annali.unife.it/adfd/article/view/2648
<p><strong>Riassunto </strong>– <em>L’articolo compie alcune riflessioni critiche sull’ attuale formazione del docente specializzato come agente inclusivo evidenziando luci ed ombre caratterizzanti la costruzione di un adeguato bagaglio teorico-pratico del professionista della cura e dell’aiuto. Ne deriva la necessità di ri-problematizzare le fondamenta epistemologiche, le competenze, i modelli progettuali, le buone pratiche didattico-organizzative, per analizzare situazioni dilemmatiche, iperspecialistiche ed antitetiche concezioni generaliste spersonalizzanti, nella progettazione di un contesto scuola in grado di valorizzare le differenze e le diversità. Non mancano interessanti considerazioni sul ruolo esercitato dalla formazione, anche negli attuali “corsi TFA”, nonché sulla formazione dei docenti in servizio. Nell’incessante ricerca del delicato gioco di equilibri, non privo di contraddizioni di difficile risoluzione, l’innovativa traiettoria di senso è rappresentata dalla diffusività delle conoscenze e dalla trasversalità delle competenze interdisciplinari.</em></p>Patrizia GaspariGrazia LombardiSusanna Testa
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2023-06-272023-06-27152562410.15160/2038-1034/2648La progettazione del nuovo Piano educativo individualizzato tra normativa e percezioni dei docenti in formazione
https://annali.unife.it/adfd/article/view/2649
<p><strong>Riassunto </strong><em>–</em> <em>L’avvio dell’anno scolastico 2022/23 è stato caratterizzato dall’introduzione di una significativa innovazione che ha previsto l’utilizzo di modelli specifici per ciascuno dei quattro gradi scolastici, predisposti a livello ministeriale, di Piano educativo individualizzato (PEI), come statuito dal Decreto interministeriale 182/2020, per gli studenti con disabilità certificata. Considerata l’importanza centrale rivestita dalla progettazione inclusiva, il </em><em>contributo presenta un’indagine svolta tra i futuri docenti di sostegno iscritti al Percorso di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità dell’Università di Sassari, volta a indagare le percezioni sul nuovo modello di PEI, anche mediante la comparazione delle prassi attivate in alcuni istituti scolastici sardi prima e dopo l’entrata in vigore del Decreto.</em></p>G. Filippo DettoriPhilippe Botes
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2023-06-272023-06-271525254010.15160/2038-1034/2649Due anni di corsi di specializzazione per il sostegno on-line. Opportunità o solo necessità?
https://annali.unife.it/adfd/article/view/2650
<p><strong>Riassunto</strong> – <em>Durante la pandemia di Sars-Covid 19, le lezioni online, impartite sulla piattaforma virtuale di tutte le università italiane al posto delle lezioni frontali, sono diventate un’importante routine quotidiana per migliaia di studenti. Anche i futuri insegnanti specializzati per il sostegno hanno vissuto questa esperienza da corsisti in formazione. La pandemia di Sars-Covid 19 e le relative quarantene hanno costretto quindi migliaia di futuri insegnanti a formarsi online, con lezioni intensive pomeridiane e nei week end. Al fine di valutare gli effetti di queste esperienze, è stato proposto un sondaggio a circa 150 studenti del Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Trieste (nord-est Italia) che permette di analizzare e discutere gli impatti positivi e negativi di 600 ore di lezione. Inoltre, viene proposta una discussione sui possibili sviluppi di un’integrazione tra lezioni frontali e lezioni online per la formazione di insegnanti per il Ministero dell’Istruzione italiano.</em></p>Elena BortolottiGianni CaioneGiuliana FranceschiniClaudia OlivieriMarilisa Fazzari
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2023-06-272023-06-271525415710.15160/2038-1034/2650Per un professionista inclusivo: l’insegnante specializzato per il sostegno tra dimensioni formative e bisogni attesi
https://annali.unife.it/adfd/article/view/2651
<p><strong>Riassunto</strong> – <em>Il contributo analizza alcuni esiti della fase di try-out di un’indagine esplorativa condotta sul piano nazionale sui Corsi di Specializzazione per il Sostegno didattico agli alunni con disabilità, promossa dall’Università Europea di Roma, che ha convolto 238 corsisti. Delineando i tratti essenziali dello sfondo teorico dell’indagine, si evidenzieranno le motivazioni alla base della scelta dei profili di docente specializzato e inclusivo come riferimenti utili ad indagare la lettura e le preferenze degli intervistati riguardo il corso, nonché il ricorso alla dimensione valoriale, dell’autoriflessione e della ricerca-azione come temi-cardine di modalità formative più orientate al fare della professionalità docente. L’analisi di alcuni esiti dell’indagine mostrerà la necessità di un ripensamento quantomeno parziale della impostazione del Corso, possibile nel breve periodo solo tramite una “personalizzazione” da parte dei Direttori, a partire dal tirocinio indiretto.</em></p>Emiliano De MutiisGianluca Amatori
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2023-06-272023-06-271525587910.15160/2038-1034/2651Di chi è il PEI? Il coinvolgimento dell’alunno con disabili-tà nella progettazione educativa individualizzata. Declinazioni teorico-metodologiche e programmi didattici dalla ricerca internazionale
https://annali.unife.it/adfd/article/view/2652
<p><strong>Riassunto </strong>– <em>Il contributo presenta gli esiti di una ricerca esplorativa finalizzata a condurre un’analisi preliminare della letteratura di carattere internazionale relativa ai processi indirizzati al coinvolgimento dello studente con disabilità nella progettazione educativa individualizzata. I risultati e la discussione presentati si focalizzano sui principali orientamenti teorico-metodologici e sui programmi didattici ideati e sperimentati. La sintesi narrativa restituisce degli orientamenti teorici-metodologici tendenzialmente focalizzati su due aspetti: la dimensione progettuale del processo con la specificazione di determinate fasi che toccano non solo gli incontri PEI ma il lavoro dell’intero anno scolastico e la focalizzazione sui costrutti di autodeterminazione e self-advocacy. Gli studi riportati sono stati condotti quasi esclusivamente in contesto nord-americano e i programmi individuati ne riflettono indubbiamente le specificità. Tali risultati potrebbero comunque essere interessanti e funzionali anche nel panorama nazionale in una logica di implementazione delle pratiche agite: le indicazioni potrebbero infatti supportare i ‘Gruppi di Lavoro Operativi’ ed in particolare i gruppi docenti a ideare una progettazione in cui il coinvolgimento dello studente con disabilità sia reale e significativo in ogni momento del processo.</em></p>Nicole BianquinFabio Sacchi
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2023-06-272023-06-271525809710.15160/2038-1034/2652Teaching study skills. An inclusive approach to responding to students learning differences
https://annali.unife.it/adfd/article/view/2653
<p><strong>Riassunto </strong>– <em>I risultati scolastici degli studenti sono associati alla conoscenza e all’applicazione di abilità di studio efficaci. Se gli studenti a sviluppo tipico in assenza di un approccio efficace allo studio possono incontrare difficoltà scolastiche, gli studenti con bisogni educativi speciali possono persino abbandonare il percorso formativo. Questo contributo propone un approccio strutturato allo studio articolato in sei step: prevedi, leggi, individua i concetti chiave, riorganizza, rifletti, ripeti. Ogni step prevede strategie di apprendimento attive e ampi margini di flessibilità per adattarsi alla variabilità dei contenuti disciplinari e alle differenze individuali degli studenti. Si tratta di una proposta operativa che si inserisce sullo sfondo dell’Universal Design for Learning e dei suoi principi base: la normalizzazione delle differenze individuali e la predisposizione di un contesto di apprendimento multiforme e, in quanto tale, accessibile a tutti.</em></p>Cristina Vedovelli
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2023-06-272023-06-2715259811610.15160/2038-1034/2653Inclusione e politiche di valorizzazione della persona: dalla prospettiva internazionale al contesto della città di Reggio Emilia
https://annali.unife.it/adfd/article/view/2655
<p><strong>Riassunto</strong> – <em>Ripercorrendo l’evolversi del concetto di inclusione sociale, da un punto di vista normativo, storico e valoriale, si individua nell’esperienza della città di Reggio Emilia una realtà educativa che, all’avanguardia per ciò che riguarda l’attenzione verso i bisogni educativi speciali, ha saputo declinare con politiche di valorizzazione alla persona la diversità come continua occasione di crescita per l’intera società. L’approccio partecipativo, caratterizzante fin dalle origini l’esperienza dei nidi e delle scuole del Comune, ha visto nella condivisione della responsabilità educativa un’opportunità: individui, enti e istituzioni, con le proprie risorse e potenzialità, hanno contribuito ad ampliare gli orizzonti formativi della comunità, determinando il sorgere di diverse alleanze educative con varie realtà del terzo settore che, non più relegate alla fornitura meccanica di servizi, sono entrate attivamente a far parte della rete di relazioni originando soluzioni creative, flessibili e fattibili.</em></p>Alessandra LandiniMarcella Colacino
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2023-06-272023-06-27152511713110.15160/2038-1034/2655L’alleanza co-educativa tra scuola e famiglia per un sistema inclusivo
https://annali.unife.it/adfd/article/view/2656
<p><strong>Riassunto</strong> – <em>La complessità che caratterizza la società odierna ha portato ad un’evoluzione che coinvolge le relazioni familiari e sociali. Tale condizione ha condotto la scuola a rafforzare l’efficacia del proprio agire educativo per sostenere le famiglie nell’affrontare le numerose emergenze derivanti da tali cambiamenti. Di conseguenza, sono stati elaborati nuovi modelli educativi che hanno permesso alla scuola di reinterpretare le modalità di attuazione del rapporto scuola-famiglia. Il presente lavoro, partendo da una riflessione teorica di carattere generale sul tema della relazione scuola-famiglia e della corresponsabilità educativa, si propone di affrontare la questione anche da una prospettiva prettamente pedagogica ed inclusiva, concentrandosi, in particolare, sul tema della disabilità e su come l’alleanza scuola-famiglia sia indispensabile per la realizzazione di un Progetto di Vita futuro.</em></p> <p><em> </em></p>Diletta Chiusaroli
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2023-06-272023-06-27152513214410.15160/2038-1034/2656La costruzione collettiva dei contesti inclusivi: il Patto tra scuole, famiglie e comunità territoriali
https://annali.unife.it/adfd/article/view/2657
<p><strong>Riassunto</strong> <em>– Il paper vuole essere un contributo alla riflessione su quanto le alleanze educative tra scuole, famiglie e territorio possano concorrere allo sviluppo di una scuola inclusiva, intendendo con inclusione un processo che responsabilizza gli attori delle comunità educanti alla co-costruzione di efficaci spazi di apprendimento per tutti. Partendo con uno sguardo aperto al contesto internazionale, attraverso l</em>’<em>analisi di alcune forme di scuole comunitarie, si arriva al principio costituzionale di sussidiarietà orizzontale. Tale principio, mettendo al centro il tema dell</em>’<em>educazione come bene comune, apre alla possibilità di un nuovo modello di scuola: una scuola che progetta gli interventi educativi e formativi in sinergia con famiglie e territorio, attraverso uno strumento di policy, il Patto educativo di comunità. Il contributo si conclude con la presentazione di alcuni dati che ci confermano, in linea con quanto emerge in letteratura, che è ancora necessario lavorare alla costruzione di una vision inclusiva, frutto di una collaborazione professionale dentro e fuori le comunità scolastiche.</em></p>Silvia Ferrante
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2023-06-272023-06-27152514516410.15160/2038-1034/2657“Lei forse non lo sa, ma non l’ho mai dimenticata”. Le competenze relazionali per un’educazione inclusiva
https://annali.unife.it/adfd/article/view/2658
<p><strong>Riassunto </strong><em>–</em> <em>La riflessione proposta in questo contributo nasce da un’esperienza di formazione svolta durante l’anno accademico 2022-2023 nell’ambito del corso di laurea in Scienze filosofiche e dell’educazione dell’Università degli Studi di Ferrara. L’autobiografia riflessiva è un metodo efficace per rielaborare e risignificare i propri vissuti, rendendoli parte attiva nella costruzione del proprio agire quotidiano. Partendo da questo presupposto, durante il percorso formativo propedeutico al tirocinio curriculare si chiede ad ogni partecipante di elaborare una propria narrazione a partire da esperienze favorevoli o sfavorevoli vissute nel passato in ambito educativo o scolastico. L’articolo presenta e discute i risultati dell’analisi tematica riflessiva di oltre 260 testi narrativi scritti e condivisi dai partecipanti nello spazio virtuale Classroom dedicato al percorso formativo. Dai ricordi di scuola dei futuri educatori emerge la figura di un insegnante capace di costruire e mantenere relazioni educative che favoriscono il benessere a scuola: un insegnante inclusivo, che vede e valorizza ogni alunno, riconoscendolo nella sua soggettività e unicità.</em></p>Silvia Zanazzi
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2023-06-272023-06-27152516518610.15160/2038-1034/2658Rileggere “La Grande disadattata” di Bruno Ciari. Genealogia di un saggio per comprendere come e dove indirizzare i processi inclusivi oggi
https://annali.unife.it/adfd/article/view/2659
<p><strong>Riassunto</strong> – <em>L’articolo intende ricostruire la genesi del saggio La grande disadattata che Bruno Ciari pubblica, poco prima di morire, nel 1969. Per la sua radicale presa di posizione contro le classi differenziali e la sua proposta di differenziare, invece, tutta la scuola attraverso il tempo pieno e la stretta collaborazione fra scuola, famiglia e città, quello di Ciari appare oggi un importante snodo storico e allo stesso tempo uno stimolo a ripensare la nostra relazione con concetti quali inclusione, normalità, partecipazione. Si pone, inoltre, il proposito di fornire uno spunto di riflessione sulla lunga durata di alcune questioni, attraverso il metodo storico, spesso trascurato quando in gioco c’è la formazione degli insegnanti.</em></p>Vanessa Roghi
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2023-06-272023-06-27152518720110.15160/2038-1034/2659Spunti teorico-metodologici per ri-fondare l’alleanza scuola-famiglia e territorio nel tempo della crisi multilivello
https://annali.unife.it/adfd/article/view/2660
<p><strong>Riassunto</strong> – <em>La rarità di dispositivi di incontro scuola-famiglia intenzionalmente progettati e realizzati nelle istituzioni scolastiche italiane, svela la difficoltà dei dirigenti e degli insegnanti di considerare le numerose ricadute che questi possono avere sullo studente e la sua famiglia, sulla scuola e perfino sulla comunità più in stretta relazione con queste fondamentali agenzie educative. Benché siano passati più di cinquant’anni dalla formulazione della teoria dei sistemi</em><em> e poco meno dall’approfondimento di quel modello ecologico che vede lo sviluppo del bambino realizzarsi all’interno di un insieme di contesti differenti, ma interconnessi fra loro, l’analisi della letteratura internazionale e nazionale mette infatti in evidenza come la scuola stenti ancora oggi a problematizzare in chiave pedagogico-sistemica la tematica delle alleanze scuola-famiglia; considerandole tutt’al più utili al miglioramento dell’apprendimento disciplinare e non già relazioni da consolidare per garantire un “apprendimento globale” per ciascuno studente. Per queste ragioni, il contributo presenta alcuni spunti epistemologici e metodologici utili per favorire sin dalla scuola d’infanzia una più democratica, consapevole e vantaggiosa partecipazione della famiglia alla vita scolastica dei figli, al fine di soddisfarne i bisogni complessivi e anche inediti in un tempo peraltro di crisi multilivello.</em></p>Francesco Paolo Romeo
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2023-06-272023-06-27152520221810.15160/2038-1034/2660Indice
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La Redazione
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2023-06-272023-06-271525Recensione a: G. Genovesi, Il sogno di Giacomo: Leopardi e la scuola, Roma, Anicia, 2023
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Luciana Bellatalla
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2023-06-272023-06-27152565265310.15160/2038-1034/2688Recensione a: C. Sorpilli, Essere madri di figli con disabilità. Un percorso di counseling narrativo e motivazionale, Trento, Erickson, 2023
https://annali.unife.it/adfd/article/view/2689
Silvia Zanazzi
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2023-06-272023-06-27152565465510.15160/2038-1034/2689Visibile e invisibile: caminos interdisciplinarios para una usabilidad generalizada de los bienes del museo. Investigación-acción para una didàctica inclusiva
https://annali.unife.it/adfd/article/view/2674
<p><strong>Riassunto</strong> – <em>Nella società contemporanea, caratterizzata da un apprendimento diffuso e permanente, il museo non è più concepito esclusivamente come lu</em><em>ogo di contemplazione </em><em>del passato, ma anche e soprattutto come centro di formazione, produzione e promozione culturale. Per questo si configura come un'effettiva aula didattica decentrata, dove ai bambini ma anche agli adulti con disabilità viene offerta la possibilità di relazionarsi con il passato per comprendere il presente e progettare il proprio futuro di cittadini consapevoli. In questo contesto, il museo multisensoriale a cui facciamo riferimento diventa un luogo dinamico in cui sperimentare nuove modalità di insegnamento e comunicazione attraverso le ICT. In questo articolo l'autore presenta una ricerca che è in atto e che si concentra su due ambiti fortemente connessi e interrelati relativi, da un lato, allo sviluppo di approcci metodologici</em><em> innovativi per la conoscenza visiva e tattile dei beni museali (conservati in modo visibile e fruibile e modo “invisibile”), dall'altro, la sperimentazione di un protocollo di azioni in grado di valorizzare l'offerta formativa e di sprigionare benessere culturale. Il progetto attiva un sistema di competenze in grado di favorire la convergenza di tecnologie e applicazioni tra le diverse discipline coinvolte e si concretizza in azioni di “esperienza culturale”, in cui l'utente può essere iperstimolato verso il mondo museale, attraverso specifici effetti che utilizzano di “digitale”.</em></p>Paolina Mulè
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2023-06-272023-06-27152542443410.15160/2038-1034/2674Pedagogia della narrazione e formazione insegnanti. Un’esperienza formativa e di ricerca con specializzandi/e per il sostegno didattico
https://annali.unife.it/adfd/article/view/2675
<p><strong>Riassunto</strong> – <em>Il contributo descrive un’esperienza di formazione-ricerca condotta con 114 corsiste/i della Scuola Secondaria di I grado del Corso di specializzazione per il sostegno, centrata sulla narrazione, in particolar modo la fiaba, quale mediatore per promuovere l’interazione tra pari, la socialità, il riconoscimento delle differenze, il miglioramento delle culture e delle pratiche inclusive. L’assunto di partenza è che l’approccio narrativo contribuisca a migliorare il clima di classe, a rinforzare la consapevolezza di sé, l’autoefficacia e incida sulla capacità di affrontare le difficoltà e di autoregolare le emozioni. Dopo una riflessione introduttiva sui temi della narrazione in ambito formativo e come mediatore per l’inclusione, sono descritti il percorso di formazione-ricerca e gli esiti raggiunti. I feedback dei/delle corsisti/e evidenziano un generale apprezzamento del percorso formativo anche in merito alla spendibilità di quanto acquisito nella quotidianità della professione docente. </em></p>Fabio BocciGiusi CastellanaBarbara De Angelis
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2023-06-272023-06-27152543546010.15160/2038-1034/2675La narrazione nella Pedagogia Speciale: una proposta didattica per l’insegnamento delle abilità sociali e della competenza emotiva
https://annali.unife.it/adfd/article/view/2676
<p><strong>Riassunto</strong> – <em>La narrazione è una metodologia significativa nel processo di insegnamento-apprendimento, perché coinvolge pienamente il discente attraverso la conoscenza di sé e del mondo.</em><em> Già Bruner sosteneva che </em><em>“le scuole devono coltivare la capacità narrativa” dato che la narrazione </em><em>ha potenzialità formative importanti, trasmettendo un sapere pratico, capace di influire sull’azione umana</em><em>. </em><em>Il presente contributo illustra una proposta didattica impiegata in un liceo romano che ha sperimentato i vantaggi derivanti dalla narrazione per la trasmissione di abilità sociali e competenza emotiva in una specifica situazione di disabilità, il Disturbo Generalizzato dello Sviluppo. Certe situazioni di disabilità, infatti, sembrano rispondere meglio a questa interazione sociale in cui la narrazione offre un contribuito allo sviluppo linguistico e cognitivo e consente di gettare le basi per la costruzione di competenze socio-emotive in grado di favorire la creazione di contesti inclusivi.</em></p>Rosangela Ungaro
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2023-06-272023-06-27152546147410.15160/2038-1034/2676Scuola e malattia cronica: storie di bambini e bambine con talassemia
https://annali.unife.it/adfd/article/view/2677
<p><strong>Riassunto </strong>– <em>Le malattie croniche sono in aumento, nel mondo come in Italia. Soffrire di una malattia cronica, per un bambino o una bambina, significa essere in una condizione fisica, emotiva, mentale che impedisce di frequentare regolarmente la scuola, di svolgere il lavoro scolastico, le attività tipiche dell’età, che richiede interventi e cure da parte di medici e operatori sanitari, assunzione di farmaci, uso di attrezzature speciali. L’articolo presenta i risultati di una ricerca di tipo qualitativo che ha coinvolto 28 persone con Talassemia. Le loro storie di vita sono l’occasione per porre l’accento sulla necessità di accogliere e dare risposte ai bisogni educativi di chi vive in condizioni così severe di vulnerabilità da rischiare l’esclusione e l’emarginazione sociale.</em></p>Loredana La Vecchia
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2023-06-272023-06-27152547548810.15160/2038-1034/2677Progettazione inclusiva e narrazione. Il contributo dell’insegnante di sostegno nella scuola primaria
https://annali.unife.it/adfd/article/view/2678
<p><strong>Riassunto </strong>– <em>La scuola attuale, sempre più impegnata nell’affermazione dell’educazione inclusiva, rivolge la sua attenzione alla rivisitazione critica dei percorsi formativi, al riconoscimento delle differenze e delle diversità degli alunni nel loro percorso evolutivo, alla riduzione delle barriere, degli ostacoli, dell’emarginazione e dell’isolamento nei micro e macro contesti socio-culturali. In tale prospettiva, tende a operare una profonda revisione delle scelte educativo-didattiche promuovendo una progettazione inclusiva destinata a tutti gli alunni, non solo a quelli che manifestano particolari o speciali bisogni, esigenze e vulnerabilità. La realizzazione di progetti educativo-didattici di qualità, promossi e sostenuti dall’insegnante specializzato, si avvale dell’efficace contributo della narrazione, quale approccio inclusivo orientato a promuovere una didattica aperta e flessibile. In tale prospettiva, vengono presentate due progettazioni narrative inclusive finalizzate a potenziare l’autentica cultura della partecipazione, dell’appartenenza e dell’accessibilità nella scuola primaria.</em></p>Mirca Montanari
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2023-06-272023-06-27152548950310.15160/2038-1034/2678Pratiche di educazione inclusiva nella prima infanzia. Quando è il contesto che cambia
https://annali.unife.it/adfd/article/view/2679
<p><strong>Riassunto</strong> – <em>Il contributo restituisce il percorso trasformativo di una realtà di Nido nella provincia di Bergamo che, problematizzando il ruolo del contesto e dell’educatore, ha interpretato i servizi regionali sperimentali destinati allo 0-3 in un’ottica distintamente inclusiva: l’arrivo di un bambino sordo segnante, l’alleanza con la sua famiglia bilingue (italiano e LIS) e i nuovi saperi da loro introdotti nell’ambiente integralmente inteso, hanno rappresentato lo snodo per una progettazione partecipata che, adottando un approccio sistemico alle pratiche educative, costruisce nuovi possibili interrogativi di ricerca per ri-organizzare e ri-progettare il servizio con la partecipazione di educatrici, genitori e bambini alle molteplici esperienze educative. Lo studio di caso proposto apre a considerazioni più ampie sulla formazione universitaria degli educatori per la prima infanzia per i quali è necessario offrire percorsi formativi capaci di sviluppare sguardi aperti, flessibili e di sistema.</em></p>Federica BaroniGiuseppe VadalàGiulia Zanardini
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2023-06-272023-06-27152550451810.15160/2038-1034/2679Servizi educativi 0-6 e progettazione educativa inclusiva su base ecologica e sociale. Dal Piano educativo individualizzato (PEI) alla progettazione UDL secondo tre ambiti innovativi. Un’indagine esplorativa con i servizi 0-6 del Comune di Cesena
https://annali.unife.it/adfd/article/view/2680
<p><strong>Riassunto</strong> – <em>Il presente contributo descrive alcuni risultati di un percorso di ricerca-formazione, svolto dal dicembre del 2021 a febbraio 2023, rivolto a educatrici, insegnanti e pedagogiste dei servizi educativi per la prima infanzia del Comune di Cesena. La ricerca, condotta utilizzando una metodologia mix-methods e un approccio ecologico-sociale di tipo fenomenologico, metacognitivo-critico-riflessivo, si è posta l’obiettivo di indagare le risorse presenti, i bisogni, le criticità, relative alla progettazione in riferimento ai processi di inclusione educativa per la primissima e prima infanzia riferite a bambini con disabilità o condizioni di disagio. Nonostante siano emerse alcune criticità, la ricerca rivela che l’avvio di programmi mirati e specifici per migliorare la qualità degli apprendimenti di tutti i bambini, un percorso di formazione e di sostegno a tutte le educatrici e le insegnanti, e l’accompagnamento verso una progettazione universale secondo l’approccio UDL utilizzando tre ambiti innovati, permette di migliorare la qualità delle relazioni all’interno del gruppo operativo, con i genitori e di innalzare i livelli di qualità del sistema educativo e formativo. </em></p>Elena MalagutiMaria Antonietta Augenti
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2023-06-272023-06-27152551954010.15160/2038-1034/2680Pratiche educative per i servizi di prima e seconda infanzia. L’Outdoor Education e la dimensione inclusiva
https://annali.unife.it/adfd/article/view/2681
<p><strong>Riassunto</strong> – <em>Oggi è necessario riflettere su pratiche educative inclusive in grado di orientare bambine e bambini verso una piena partecipazione alle dimensioni della vita reale. L’Outdoor Education (OE), che si sta diffondendo maggiormente nei nidi e nelle scuole dell’infanzia (0-6 anni), si presenta come un metodo educativo che riavvicina i tempi dell’apprendimento con quelli della vita all’aperto. L’educazione all’aperto spinge i bambini a vivere il contatto diretto con gli animali, con le piante, orientandoli a rispettare la natura, gli altri e a sperimentare esperienze nuove. L’ambiente naturale si pone a tutti gli effetti come co-protagonista dell’azione educativa poiché, in tale ambiente, viene valorizzata sia la naturale motivazione di tutti i bambini ad apprendere, sia il loro bisogno di agire sulla realtà tramite l’esplorazione. La natura può diventare un importante alleato per educare bambine e bambini con disabilità e con sviluppo tipico alla cura di sé e dell’altro</em><em>. </em></p>Simona Perfetti
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2023-06-272023-06-27152554155510.15160/2038-1034/2681Pratiche di progettazione didattica inclusiva e adattiva all’università. Verso la costruzione di un repertorio metodologico
https://annali.unife.it/adfd/article/view/2682
<p><em> </em></p> <p><strong>Riassunto</strong> – <em>L’articolo presenta i risultati del primo segmento qualitativo-esplorativo del progetto di ricerca biennale T.E.S.T. – Technologies for STEAM Teaching (</em><em>Project Acronym: 2021-1-IT02-KA220-HED-000032085</em>)<em>, che ha consentito la costruzione di un repertorio metodologico per l’insegnamento adattivo e accessibile nelle discipline STEAM, in fase di sperimentazione nelle università partner del progetto. Il focus verte sulle strategie di progettazione inclusiva che è promettente adottare per favorire i processi di apprendimento di studenti/esse con DSA e disabilità nei Corsi di laurea STEAM.</em></p> <p> </p> <p><a href="#_ftnref1" name="_ftn1"></a></p>Alessandra Romano
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2023-06-272023-06-27152555657510.15160/2038-1034/2682La prospettiva del corpo. Note sul laboratorio di Metodi e didattiche delle attività motorie e sportive nel Corso di Specializzazione per il Sostegno
https://annali.unife.it/adfd/article/view/2683
<p><strong>Riassunto</strong> – <em>La formazione del sostegno in Italia a partire dall’esperienza del laboratorio metodi e didattiche delle attività motorie e sportive, risulta una valida lente per ingrandire ed analizzare i processi di soggettivazione e oggettivazione del corpo. La riflessione, che parte dall’esperienza di docenza si muove attraverso la cornice teorica dei </em>Physical Cultural Studies<em> e dei </em>Disability Studies<em>. Tale cornice è capace di tessere una prospettiva del/dal corpo, che pone il processo di metamorfosi come processo di formazione. Il laboratorio si propone come una riflessione sui saperi incorporati sia per ripensare gli statuti epistemici delle discipline della formazione di provenienza degli aspiranti docenti, ma anche gli stessi contenuti del corso in cui lo sport risulta uno dei più importanti, come si evince dal nome del laboratorio. Il fine è orientarsi all’interno di una prospettiva relazionale, che pone il corpo di alunni e alunne con disabilità centrali per qualsiasi lavoro formativo.</em></p>Antonio Donato
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2023-06-272023-06-27152557658510.15160/2038-1034/2683Percezione tattile e disabilità visiva: un’esperienza con i docenti del corso di formazione per le attività didattiche di sostegno agli alunni con disabili-tà
https://annali.unife.it/adfd/article/view/2684
<p><strong>Riassunto </strong>– <em>La costruzione e l’adattamento dei materiali didattici è prassi abbastanza comune in tutta la didattica speciale, ma con la disabilità visiva diventa un’esigenza quotidiana. È quindi fondamentale fornire ai docenti strumenti e strategie più idonee per impostare interventi psicoeducativi e didattici funzionali e rispondenti alle peculiari esigenze educativo-didattiche degli alunni ciechi e/o ipovedenti. Nel seguente contributo è riportata l’esperienza realizzata dai corsisti del IV ciclo del Corso di Specializzazione per le attività di sostegno presso l’Università Internazionale degli studi di Roma (UNINT) durante il laboratorio di didattica speciale per la disabilità sensoriale, con l’obiettivo di condividere buone prassi e fornire utili suggerimenti per la strutturazione di percorsi improntati all’accessibilità e all’inclusione. </em></p>Francesca Buccini
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2023-06-272023-06-27152558660710.15160/2038-1034/2684Nuovi scenari didattici: l’Augmented Learning ed esperienze di Realtà Virtuale ed Aumentata per la promozione di una didattica inclusi-va
https://annali.unife.it/adfd/article/view/2685
<p><strong>Riassunto</strong> – <em>Nel corso degli ultimi anni, a causa dei cambiamenti storici, sociali e culturali, il contesto educativo e la didattica sono mutati notevolmente; tutto ciò ha avuto un forte impatto sugli studenti con disabilità e con Bisogni Educativi Speciali (BES) ed è stato necessario, infatti, pensare e ri-pensare alla progettazione di interventi didattici inclusivi. Negli ultimi anni, è particolarmente aumentato l’interesse nei confronti dei software di Realtà Aumentata (AR) e Realtà Virtuale (VR) in ambito educativo. Il loro successo sarebbe legato all’idea di simulazione in quanto si da agli studenti la possibilità di confrontarsi con una situazione reale in cui davanti ad un problema è necessario mettere in campo le loro conoscenze e competenze per risolverlo. Quest’ultimi, possono essere considerati come un valido supporto per la promozione di una didattica inclusiva. È indubbio che vi sia la necessità di reinventare e rimodulare la progettazione di interventi educativi. Tutto ciò è possibile solo attraverso la sperimentazione di nuove strategie di insegnamento e apprendimento, in grado di porre al centro il principio di inclusione.</em></p>Martina RossiGuendalina PeconioGiusi Antonia Toto
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2023-06-272023-06-27152560862210.15160/2038-1034/2685Il Coping Power Program: sperimentazione ed analisi degli esiti delle fasi progettuali
https://annali.unife.it/adfd/article/view/2686
<p><strong>Riassunto</strong> – <em>I disturbi del comportamento rappresentano una delle più frequenti cause di intervento in età evolutiva. Nella pratica educativa, tutto ciò richiede tecniche di trattamento progettate in maniera funzionale al singolo intervento, ed applicate con la coerenza che lo strumento didattico e la situazione richiedono. Il Coping Power Program si presenta funzionale ad affrontare simili esigenze di intervento didattico; protocollo di trattamento multimodale per i Disturbi da Comportamento Dirompente, risulta essere, al contempo, un programma di prevenzione evidence-based. Fondato su dati di efficacia, nei contesti educativi è possibile adoperare il Coping Power Scuola, in grado di declinare la sua proposta all’interno della attività didattiche preventivate. Nella presente trattazione si procede alla analisi degli esiti risultanti da una sperimentazione di questo strumento all’interno della Scuola dell’Infanzia.</em></p>Vincenzo Nunzio Scalcione
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2023-06-272023-06-27152562363810.15160/2038-1034/2686Pensiero convergente e divergente nelle dinamiche dell’inclusione e dell’integrazione
https://annali.unife.it/adfd/article/view/2687
<p><strong>Riassunto</strong> – <em>L’articolo percorre la questione duale dell’inclusione e dell’integrazione nel contesto scuola come questione strettamente interconnessa e che coinvolge tutti gli interlocutori del gruppo-classe, insegnanti compresi. Ripercorrendo le suggestioni teoretiche della filosofia dell’educazione, si propone una riflessione che permuti le posture consolidate e le prassi abituali, per attraversare il sentiero teorico del pensiero divergente inteso come metodologia inclusiva per eccellenza e come luogo della narratività, della cura e della pedagogia dell’ascolto.</em></p>Angela Arsena
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2023-06-272023-06-27152563965110.15160/2038-1034/2687La valutazione iniziale delle conoscenze dell’insegnante specializzato
https://annali.unife.it/adfd/article/view/2661
<p><strong>Riassunto</strong> – <em>Le competenze dell’insegnante sono da sempre oggetto di studio e di ricerca della didattica e della pedagogia. Oggi all’insegnante viene richiesto non solo di possedere competenze di tipo disciplinare ma anche di tipo trasversale e, quest’ultime, assumono un particolare significato nella professione dell’insegnante specializzato. Questo studio mira a indagare le conoscenze dei concorrenti alla selezione per il Corso di specializzazione per le attività di sostegno didattico per la scuola secondaria di secondo grado. I risultati mostrano che la maggior parte dei candidati possiede conoscenze di livello medio, con alcuni picchi in fascia alta. Questa ricerca sottolinea l’importanza della valutazione iniziale e del monitoraggio sulle competenze in fase di acquisizione degli iscritti ai Corsi di specializzazione per il Sostegno per rendere più significativa ed efficace la proposta formativa.</em></p>Natalia AltomariAntonella Valenti
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2023-06-272023-06-27152521923610.15160/2038-1034/2661La formazione online degli insegnanti di sostegno. Una ricerca sull’autoefficacia verso l’inclusione degli alunni con disabilità in educazione fisica
https://annali.unife.it/adfd/article/view/2662
<p><strong>Riassunto</strong> –<em> Il presente studio intende verificare se un laboratorio online di metodi e didattiche delle attività motorie migliora l’autoefficacia dei futuri insegnanti di sostegno verso l’inclusione degli alunni con disabilità durante le ore di educazione fisica. A tal fine la forma adattata del SEPE-TE-D è stata somministrata ad un campione di 124 studenti frequentanti il VI ciclo (2021/22) del corso di specializzazione per le attività di sostegno nella scuola secondaria di primo e secondo grado prima e dopo la partecipazione al laboratorio. Le analisi condotte indicano che il questionario utilizzato possiede buone proprietà psicometriche e confermano che al termine del laboratorio gli studenti mostrano un livello di autoefficacia significativamente maggiore. </em></p>Lorenzo CioniAlessandra De MariaAngela MagnaniniAntonio FerraroPaolo Lucattini
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2023-06-272023-06-27152523725110.15160/2038-1034/2662Inclusione: una questione di formazione? Formazione degli insegnanti di sostegno e modalità di reclutamento come fattori non tradizionali di disuguaglianza
https://annali.unife.it/adfd/article/view/2663
<p><strong>Riassunto</strong> – <em>La carenza di insegnanti di sostegno specializzati è un aspetto problematico per la qualità dell’inclusione nel contesto italiano. Il fenomeno dipende da due fattori non tradizionali di disuguaglianza determinati dall’organizzazione del sistema scolastico, ossia formazione iniziale degli insegnanti e reclutamento. In questo saggio elaboriamo i dati forniti da MI e ISTAT per comprendere l’entità del fenomeno e restituiamo i risultati di un focus group online asincrono grazie a cui è stata raccolta la voce di insegnanti e genitori sul tema.</em></p>Valerio Ferrero
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2023-06-272023-06-27152525227210.15160/2038-1034/2663Quale profilo per il docente inclusivo? Alcune risultanze di un’indagine esplorativa effettuata al Corso di Specializzazione per le Attività di Sostegno Didattico agli Alunni con Disabilità dell’Università degli Studi di Catania
https://annali.unife.it/adfd/article/view/2664
<p><strong>Riassunto</strong> – <em>In questa ricerca l’Autrice tenta di approfondire ed analizzare alcune risultanze emerse da una</em> <em>ricerca esplorativa survey primaria su dati originali, che ha coinvolto 663 corsisti/docenti del I e II grado del Corso di Specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità del VI ciclo dell’Università degli Studi di Catania nell’anno accademico 2021/2022, con l’obiettivo di investigare la qualità del profilo e delle competenze professionali del docente inclusivo, per un rinnovamento sostanziale della didattica e dei processi inclusivi e progettuali per una scuola che sia realmente rivolta a rispondere ai bisogni differenziati di tutti gli studenti. </em></p>Daniela Gulisano
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2023-06-272023-06-27152527329010.15160/2038-1034/2664L’apprendimento professionale del tutor nei Corsi di Specializzazione per il Sostegno: traiettorie possibili di percorsi formativi
https://annali.unife.it/adfd/article/view/2665
<p><strong>Riassunto </strong>– <em>Lo sviluppo </em><em>dell’apprendimento professionale (Calvert, 2016) dei docenti ed in particolare del docente tutor dei tirocinanti e del docente tutor coordinatore (D.M. 30/2011) rappresenta una tematica complessa ed aperta ad un confronto ed a una condivisione all’interno delle politiche scolastiche inter-istituzionali. Il tutor dei tirocinanti ed il tutor coordinatore sono impegnati all’interno dei percorsi di specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità ed il loro ruolo risulta fondamentale per lo sviluppo del profilo inclusivo dell’insegnante specializzato. Il contributo ha l’intento di approfondire alcuni aspetti in merito al profilo dell’insegnante specializzato in un’ottica inclusiva e valoriale, di delineare i setting di apprendimento all’interno dei quali operano entrambi i tutor e di approfondire aspetti relativi al loro sviluppo professionale ed a possibili prospettive in merito a percorsi formativi congiunti.</em></p>Milena PomponiGianluca Amatori
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2023-06-272023-06-27152529130210.15160/2038-1034/2665La formazione dei docenti di sostegno. Profili normativi e una discussione
https://annali.unife.it/adfd/article/view/2666
<p><strong>Riassunto</strong> – <em>Garantire contesti di apprendimento inclusivi e così migliorare la qualità e l’equità del sistema scolastico italiano è uno degli obiettivi urgenti dell’agenda politica nazionale. Perché ciò si realizzi pienamente occorre investire sulla formazione e sul bagaglio professionale e di competenze degli operatori scolastici. Il presente lavoro intende presentare e discutere i principali interventi normativi in materia, e avviare una discussione sull’esercizio riflessivo della formazione come ricerca di un agire professionale autenticamente inclusivo.</em></p>Alessandro Turano
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2023-06-272023-06-27152530332010.15160/2038-1034/2666It’s up to us. Il progetto More Opportunities for Every Child (MOEC) e la formazione dei docenti di scuola dell’infanzia tra cura, responsabilità e competenze inclusive
https://annali.unife.it/adfd/article/view/2667
<p><strong>Riassunto</strong> – <em>Questo contributo analizza un tema attuale e di grande responsabilità etica, quale la formazione dei docenti e promuove, in modo sempre più strutturato, una riflessione approfondita sulle possibili pratiche che ne sono alla base, al fine di rispondere in modo adeguato alla professionalità del personale che opera nei servizi educativi 0-6. La costruzione di una cultura inclusiva e l’acquisizione di competenze che rendano possibile l’individuazione tempestiva di eventuali difficoltà nel processo evolutivo del bambino divengono temi-chiave percepiti, nella loro rilevanza ed urgenza, dai docenti di scuola dell’infanzia coinvolti nel percorso di ricerca triennale More Opportunities for Every Child (MOEC), nell’ambito del programma Erasmus+. Considerata la complessità e la pluralità delle azioni progettuali, il presente lavoro si focalizza solo su uno degli output previsti, relativo all’ideazione e alla realizzazione di un modello formativo strutturato attorno ai bisogni dei partecipanti.</em></p>Elena ZanfroniSilvia Maggiolini
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2023-06-272023-06-27152532133610.15160/2038-1034/2667Prime riflessioni su una ricerca-formazione per insegnanti: “in viaggio” per la costruzione di uno strumento di progettazione che dialoga con il PEI
https://annali.unife.it/adfd/article/view/2668
<p><strong>Riassunto</strong> – <em>L’articolo presenta i primi risultati di una Ricerca-Formazione realizzata con gli insegnanti curricolari di un Istituto Comprensivo della provincia di Savona, Regione Liguria. Il percorso biennale ha coinvolto un totale di 107 docenti di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado, è avviato dal settembre 2022, si concluderà nel 2024.Dopo un’analisi attenta dei bisogni formativi degli insegnanti che hanno richiesto il supporto dell’Università al fine di predisporre uno strumento progettuale che li aiutasse a strutturare percorsi di apprendimento realmente personalizzati e individualizzati. L’esigenza avvertita come prioritaria dai docenti è stata quella di poter effettivamente realizzare nella pratica l’incontro e il dialogo fra il PEI e la progettazione di classe, tenendo conto anche di quanto definito dalla prospettiva dell’ICF. Inoltre si presenteranno le varie fasi di svolgimento delle attività di analisi, di riflessione, di elaborazione condotte con i docenti.</em></p>Valentina PennazioSamantha Armani
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2023-06-272023-06-27152533735310.15160/2038-1034/2668Knowledge about disability and inclusion: results from an online teachers’ training program
https://annali.unife.it/adfd/article/view/2669
<p><strong>Abstract</strong> – <em>The paper presents the outcomes of a training program carried out by the UNIBG Special Education researchers in compliance with the Law ‘In-service training of teachers’ staff for including students with disabilities’ (Law no. 178 /2020; Ministerial Decree n. 188/2021) aimed at providing teachers of the Bergamo area with knowledge about disability and inclusion. Specifically, the article investigates and critically reflects on teachers’ knowledge to detect any changes that occurred after attending the UNIBG training course, with respect to the disability construct (definition, terminology, typologies) and the teaching strategies useful for supporting school inclusion concerning different types of disabilities, as well as the perceived degree of competence in the direct application of these strategies in the classroom.</em></p>Fabio SacchiNicole BianquinMabel GiraldoSabrina PanesiLucia Ferlino
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2023-06-272023-06-27152535437810.15160/2038-1034/2669Il profilo pedagogico-didattico inclusivo del docente di Educazione Fisica
https://annali.unife.it/adfd/article/view/2670
<p><strong>Riassunto – </strong><em>Secondo l’UNESCO (2015) l’educazione fisica di qualità è un’esperienza di apprendimento pianificata, progressiva ed inclusiva che si sviluppa durante il curriculo scolastico, sin dai primi anni (scuola dell’infanzia), nell’istruzione primaria e secondaria e costituisce la base per un impegno permanente della persona nelle attività motorie e nello sport.Per affrontare questa problematica dell’educazione fisica e della sua allocazione scientifica, culturale e didattica, è doveroso inquadrarla quale emergenza pedagogica. Il sistema scolastico deve, quindi, valorizzare il capitale umano, avendo uno sguardo non solo verso i discenti, ma anche nei confronti della formazione dei docenti, intesi come professionisti in grado di potenziare la qualità della didattica inclusiva. Lo scopo del presente contributo è quello di far riflettere sulla necessaria presenza in tutto il percorso scolastico di un profilo pedagogico-didattico inclusivo quale l’insegnante di educazione fisica. </em></p>Antonio Ascione
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2023-06-272023-06-27152537939810.15160/2038-1034/2670Valutazione descrittiva per gli alunni con disabilità e nuovo PEI: una sfida nella formazione degli insegnanti di sostegno
https://annali.unife.it/adfd/article/view/2672
<p><strong>Riassunto </strong>– <em>I più recenti riferimenti legislativi che hanno coinvolto la Scuola Primaria italiana riferiti alla Valutazione periodica e finale degli apprendimenti delle alunne e degli alunni delle classi della Scuola Primaria (Ordinanza Ministeriale n.172/2020) e all’adozione del modello nazionale di PEI (Decreto Interministeriale n.182/2020) possono rappresentare una sfida nella formazione degli insegnanti di sostegno per coglierne gli intrecci e la portata pedagogico-didattica. Il presente contributo prova dunque a mettere in luce i punti di contatto tra i due riferimenti legislativi focalizzando l’attenzione sul necessario rapporto tra la valutazione descrittiva per gli alunni con disabilità e il Piano Educativo Individualizzato, all’interno di una cornice inclusiva.</em></p>Alessia CinottiElisa Farina
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2023-06-272023-06-27152539941210.15160/2038-1034/2672L’insegnante specializzato tra la seduzione tecnologica e la cura delle relazioni
https://annali.unife.it/adfd/article/view/2673
<p><strong>Riassunto </strong>– <em>L’articolo affronta alcune note critiche sui rischi di una visione settorialistica delle tecnologie all’interno del contesto scuola, che va legittimato come luogo di cura degli alunni con “bisogni educativi speciali” nella necessaria rivisitazione della dialettica tra istituito e istituente. Si tratta di analizzare con spirito critico gli aspetti dilemmatici dell’’apparente antinomia tra il fascino del linguaggio tecnologico e l’esigenza di mantenere uno sguardo educativo e didattico capace di andare oltre il rischio degli specialismi, ricercando necessari equilibri e mediazioni sinergiche ed inclusive. Se è necessario il ricorso alla scelta maggiormente specialistica e tecnologico-informatica nel sostegno degli alunni con disabilità, la rinnovata formazione dei docenti deve saldarsi alle radici epistemologiche della cura educativa del soggetto in difficoltà. Le tecnologie assistive rappresentano una risorsa fondamentale per supportare l’inclusione della vasta gamma di diversità presenti nell’attuale tessuto scolastico e sociale</em><em>. </em></p>Susanna Testa
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2023-06-272023-06-27152541342310.15160/2038-1034/2673