Il culto dei caduti della Grande Guerra nel ‘progetto pedagogico’ fascista

Autori

  • Piergiovanni Genovesi

DOI:

https://doi.org/10.15160/2038-1034/1347

Abstract

Con il primo conflitto mondiale, la guerra di massa e la morte di massa comportarono anche un lutto di massa. L’elaborazione di questo profondo e diffuso lutto, col duplice fine di ricordare e di cercare/dare un senso, s’impose come necessità privata e al tempo stesso anche pubblica, assumendo una marcata funzione politica. L’intervento dapprima delinea una periodizzazione dei caratteri dei monumenti ai caduti in Italia tra il 1918 e il 1938. Su questo sfondo, in particolare, si propone di evidenziare le forme e le finalità con cui il fascismo sviluppò, attorno al tema del sacrificio e dell’obbedienza, il culto dei caduti e di come questo venne inserito all’interno della vita scolastica. 

Downloads

Pubblicato

23-01-2017