Dai classici all'epistemologia: si può insegnare l'educazione?

Autori

  • Luciana Bellatalla

DOI:

https://doi.org/10.15160/2038-1034/1156

Parole chiave:

educazione, storia dell’educazione, virtù, insegnamento

Abstract

Questo intervento analizza quattro diversi modi di intendere l’educazione: l’educazione come virtù morale; l’educazione come retto comportamento; l’educazione come processo di crescita e miglioramento e, infine l’educazione come concetto di un sapere specifico. E lo riferendosi a quegli autori ed a quelle opere che hanno trattato questi temi, dalla filosofia ai galatei fino ai saggi di riflessione epistemologica. La risposta alla domanda del titolo è negativa per i primi tre significati del termine educazione: tutt’al più, per quanto attiene alle virtù ed alle buone maniere si può conformare a valori socialmente condivisi. L’unica “educazione” insegnabile è la sua dimensione concettuale, non diversamente da quanto accade con gli oggetti di tutti i saperi scientifici. Che, di fatto, ciò accada, tuttavia, è un altro discorso, che va ad investire l’organizzazione della scuola, la formazione degli insegnanti e la politica scolastica.

Biografia autore

Luciana Bellatalla

Luciana Bellatalla (Pisa, 1949), già Professore ordinario di Storia della Pedagogia e docente di Storia della scuola e dell’educazione all’Università degli Studi di Ferrara, è attualmente membro dei Consigli Direttivi della SPECIES, della SPES e del CIRSE (Centro Italiano per la Ricerca Storico Educativa). Le sue principali linee di ricerca riguardano il pragmatismo americano, con particolare riguardo a John Dewey, la relazione tra epistemologia e storiografia pedagogica ed il tema della narratività. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Scuola secondaria. Struttura e sa­peri (Trento, Erickson, 2010); Quale identità per la storia dell’educazione? (a cura di, in “Annali online della Didattica e della Formazione Docente”, 6/2013); Isocrate ov­vero l’educazione innanzitutto (con G. Genovesi, Roma, Anicia, 2013); La Narra­tiva colorata. Il romanzo popolare e l’educazione (Milano, FrancoAngeli, 2015); La Grande Guerra. L’educazione in trappola (con G. Genovesi, Roma, Aracne, 2015).

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Pubblicato

03-10-2022