Deposizioni rituali di rospi in una sepoltura enotria della prima Età del Ferro

Autori

  • Chiara Assunta Corbino University of Sheffield

DOI:

https://doi.org/10.15160/1824-2707/995

Abstract

Riassunto - La tomba femminile numero 199 di Guardia Perticara (Potenza), datata ai primi decenni dell’VIII secolo a.C., ha restituito un ricco corredo funerario ed un’anforetta - kantharos ad impasto contenente un numero considerevole di reperti faunistici. Il campione consta di 245 frammenti ossei, nella maggior parte dei casi integri. Ben 230 esemplari sono stati determinati dal punto di vista anatomico e tassonomico. Le analisi hanno evidenziato la presenza di rospo, lucertola e toporagno: Bufo viridis, Bufo bufo, Bufo sp., Podarcis sp. e Sorex gr. araneus.

I resti di rospo rappresentano ben il 99% del campione (227 esemplari) mentre toporagno e lucertola sono una presenza sporadica. Sebbene in altri contesti archeologici i taxa rinvenuti siano stati spesso attribuiti a cause naturali, le evidenze rilevate per il caso in esame sembrano mostrare un accumulo intenzionale. Inoltre, non bisogna sottovalutare l’uso terapeutico di questi animali. In epoca romana, Plinio ne cita l’utilizzo come rimedio per numerosi mali.

 

Summary - Ritual toads in an Enotrian burial (early Iron Age)

The female burial number 199 of Guardia Perticara (Potenza-Italy) is dated back to the first decades of the 8th century B.C.. The rich grave goods include a small hand-shaping amphora-kantharos- filled up with several faunal remains.  The sample is composed of 245 specimens, most complete. The 230 identified specimens include: Bufo viridis, Bufo bufo, Bufo sp., Podarcis sp. and Sorex gr.araneus.

Toads represent 99% of the sample (227 specimens). Podarcis sp. and Sorex gr.araneus are sporadic. Although, in other archaeological contexts these taxa are usually considered intrusive, the high numbers from the burial of Guardia Perticara indicate ritual practices. Worth of mention is the therapeutic use of toads. In fact Pliny quotes them as a remedy to several ills in the Roman period.

Biografia autore

Chiara Assunta Corbino, University of Sheffield

Marie Curie Fellow

Department of Archaeology

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Pubblicato

21-12-2015

Fascicolo

Sezione

Proceedings