Un giorno da cani

Authors

  • Elena Maini

DOI:

https://doi.org/10.15160/1824-2707/1038

Abstract

Riassunto - L’abitato di Riccione-IPERCOOP presenta più fasi insediative datate fra la fine dell’Eneolitico e il Bronzo recente. Sono state individuate un’area funzionale ed una prettamente insediativa, separate da una sorta di corridoio di rispetto. Dal riempimento (US 2284) di una piccola buca (US 2289), collocata proprio in quest’ultima area, proviene una particolare “sepoltura” animale plurima, cronologicamente inquadrabile nella fase di passaggio fra l’Eneolitico e gli inizi del Bronzo antico.

All’interno di una piccola fossa di circa 50 cm di diametro e 20 cm di profondità, sono stati recuperati i resti di 4 differenti cani. Si tratta di animali di taglia medio-piccola: due soggetti adulti di età differenti, un sub-adulto ed un cucciolo. Benché il consumo di carne di cane ed il coinvolgimento di questi animali in pratiche rituali rappresentino eventi affatto occasionali in ambito preistorico, non si hanno, in questo caso, evidenze utili alla comprensione del deposito. Si tratta, comunque, di un ritrovamento singolare che merita un’esposizione ed una valutazione dettagliate.

 

Summary - A dog day

The settlement site of Riccione-IPERCOOP presents different occupational stages dating between the late Eneolithic and Bronze Age. A functional and a residential area separated by an empty corridor have been identified. A peculiar multiple dogs “burial” has been found in the filling of a small pit, located in the residential area. The event is chronologically framed in the transitional phase between the late Eneolithic and the beginning of the early Bronze Age.

The remains of four different dogs, probably in anatomic connection, have been found within a small pit measuring 50 cm in diameter and 20 cm in depth. The animals were of medium to small sized, two adults of different ages, a sub-adult and a puppy. Although the involvement of dogs in ritual practices and the consumption of their meat as food were not infrequent during prehistory, there is no evidence to support either of such practices. It is indeed a rather exceptional discovery which deserves a detailed evaluation and presentation

Published

2015-11-21

Issue

Section

Proceedings