Proposta per un’analisi “Trans-azionale” della Telecommunication Art a partire da Knowing and the Known di John Dewey e Arthur F. Bentley

Autori

  • Tatiana Basso Università degli Studi di Ferrara

DOI:

https://doi.org/10.15160/aolf.v17i.2600

Parole chiave:

“Trans-action”, John Dewey, Telecommunication Art, dialogic art, theoretical model

Abstract

Le correnti artistiche che utilizzano dispositivi elettrici ed elettronici possono trovare un valido supporto teorico nel pensiero di John Dewey. Sulla scia del diffuso ottimismo del New Deal nei confronti del progresso tecnologico, il pensatore prefigurava già negli anni Trenta lo scenario di integrazione, diffusione e democratizzazione dell'estetica che avrebbe avuto luogo nella seconda metà del XX secolo attraverso strumenti materiali sufficientemente avanzati da riflettere la fluidità della vita stessa. Prendendo in prestito dal lessico della fisica moderna il concetto di "Trans-azione", Dewey e Arthur Fisher Bentley ne ricavano un modello di osservazione adatto allo studio di situazioni essenzialmente comunicative. Poiché questo criterio coglie l'essenza della comunicazione, il presente saggio ne propone l'applicazione alla Telecommunication Art per illustrarne l'efficacia descrittiva da una prospettiva estetica e fenomenologica.

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Pubblicato

03-03-2023

Fascicolo

Sezione

Arte e Cultura Visuale