Sezione di Lettere https://annali.unife.it/lettere it-IT Sezione di Lettere 1826-803X Dall’<i>Iliade</i> al <i>Prometeo Incatenato</i>: Achille e Prometeo tra emotività e Necessità https://annali.unife.it/lettere/article/view/2814 <p>In passato è stato segnalato che&nbsp;<em>Prometeo Incatenato</em>&nbsp;potrebbe essere stato elaborato nella prospettiva di un illustre modello letterario: l’<em>Iliade</em>. La tematica centrale è, infatti, il conflitto per il potere tra due personaggi adirati. Tale contributo si propone di sviluppare questa idea rovesciando, però, il rapporto analogico (proposto in precedenza) che collegava Zeus ad Achille e Prometeo ad Agamennone. Sofferenza, ira, ostinazione, recriminazione del mancato riconoscimento del merito, atteggiamento di sfida e di rivincita: sono questi i comportamenti e gli stati d’animo che accomunano l’eroe, Achille, e il dio, Prometeo. Il parallelismo porta ad una più approfondita comprensione sia della mente del dio ritenuto “filantropo” sia di quello che consideriamo essere il messaggio ultimo del testo: la&nbsp;<em>téchne&nbsp;</em>è di gran lunga più debole della Necessità.</p> Raffaella Cantore Copyright (c) 2024 Sezione di Lettere 2024-03-25 2024-03-25 1 31 10.15160/1826-803X/2814 La rappresentazione delle opposizioni di sonorità https://annali.unife.it/lettere/article/view/2815 <p>L’articolo tratta aspetti della rappresentazione fonologica delle opposizioni di sonorità, un tema rilevante nella fonologia segmentale, anche perché strettamente legato alla teoria dei primitivi fonologici e alla relazione tra fonetica e fonologia. Partendo da lavori fondamentali sulle caratteristiche segmentali, questo articolo prende in esame un’analisi dei contrasti di sonorità che mette in discussione la teoria di <em>SPE</em> sulla relazione tra fonologia e fonetica. Vengono quindi presi in considerazione l’approccio della Teoria degli elementi alla sonorità e il modello specifico noto come <em>laryngeal realism</em> per mostrare come, all'interno di questo quadro teorico, diversi modelli di inventari di elementi possano influenzare in modo cruciale la rappresentazione dei contrasti laringali. Nell’ultima sezione, l’articolo tratta della relazione e della differenza tra sonorizzazione intervocalica, lenizione e assimilazione facendo riferimento alle nozioni di sonorizzazione spontanea e sonorizzazione passiva.</p> Laura Bafile Copyright (c) 2024 Sezione di Lettere 2024-03-25 2024-03-25 33 55 10.15160/1826-803X/2815 Resilience Discourse in IATE’s Multilingual COVID-19 Terminology https://annali.unife.it/lettere/article/view/2816 <p>Questo contributo analizza il discorso sulla resilienza all'interno dell'Unione Europea e si pone i seguenti obiettivi: il primo riguarda la costruzione di una breve storia del concetto di resilienza all'interno delle politiche UE - &nbsp;partendo dalle prime definizioni (2012) fino alla creazione di una vero e proprio framework della resilienza (2020); il secondo obiettivo è la descrizione della lessicalizzazione del concetto di resilienza all'interno del lavoro terminologico della UE, in particolare l'associazione concettuale e terminologica tra resilienza e COVID-19. Per raggiungere questi obiettivi viene prima delineata una storia concettuale di resilienza, in seguito viene evidenziata la crescente presenza del concetto di resilienza nei discorsi UE legati alla sicurezza - tra cui la sicurezza alimentare - e la politica estera; infine, vengono tracciati i collegamenti&nbsp;tra il concetto di resilienza e la terminologia COVID-19 presente nella banca dati terminologica della UE, IATE.</p> Anna Anselmo Copyright (c) 2024 Sezione di Lettere 2024-03-25 2024-03-25 57 79 10.15160/1826-803X/2816 Quadri di un’esposizione: un’analisi del film <i>Brama di vivere</i> https://annali.unife.it/lettere/article/view/2817 <p>Diretto da Vincent Minnelli e interpretato da Kirk Douglas nel ruolo di Vincent Van Gogh, <em>Brama di vivere</em> (<em>Lust for Life</em>, 1956) è uno dei più celebri biopic hollywoodiani dedicati alla vita di un artista. Il presente contributo si propone di offrire nuovi spunti di riflessione sul film attraverso una dettagliata e sistematica lettura della pellicola, facendo al tempo stesso tesoro delle importanti acquisizioni dei testi critici precedenti. Tra i principali temi trattati, il rapporto fra <em>Brama di vivere</em> e il romanzo omonimo di Irving Stone da cui è tratta la sceneggiatura e il complesso sistema di citazioni pittoriche elaborato dal regista.</p> Alberto Boschi Copyright (c) 2024 Sezione di Lettere 2024-03-25 2024-03-25 81 113 10.15160/1826-803X/2817 L’urbanistica di Ferrara durante il pontificato di Paolo V (1605-1621) https://annali.unife.it/lettere/article/view/2818 <p>A partire dal 1598, durante il periodo della dominazione papale su Ferrara, conosciuta come Età delle Legazioni, a livello urbanistico non si registrano realizzazioni di rilievo, se si esclude la costruzione del mastodontico complesso difensivo conosciuto come Fortezza. Questa carenza risulta essere determinata da diversi fattori: crisi economica, cambio di amministrazione (Ferrara da capitale di ducato divenne avamposto di provincia), industrializzazione assente. La Fortezza non fu l’unica realizzazione significativa a Ferrara, anche se per eseguirla fu completamente demolito un intero quartiere, comprese alcune delizie estensi. La sua costruzione fu di particolare importanza, in quanto non solo per realizzarla furono coinvolti alcuni tra i maggiori ingegneri militari dell’epoca, ma anche per la sua particolare posizione all’interno della città, rispetto ad altre fortezze coeve. Infatti, si registrarono contemporaneamente modifiche alla cinta muraria, con la realizzazione ad esempio di Porta Paola e ulteriori interventi di minore, ma comunque significativo, rilievo. Inoltre, è interessante notare che a Ferrara durante il periodo pontificio, l’urbanistica militare fosse prettamente orientata verso misure difensive, sia in direzione di Venezia, sia verso la città stessa: questo per proteggersi da eventuali invasioni o da rivolte cittadine.</p> Giulio Carpanelli Copyright (c) 2024 Sezione di Lettere 2024-03-25 2024-03-25 115 131 10.15160/1826-803X/2818 Un autore “celato”: Paolo Mantegazza e l’incontro intellettuale con Aby Warburg https://annali.unife.it/lettere/article/view/2819 <p>L’articolo tratta del rapporto non ben definito e poco discusso tra Paolo Mantegazza e Aby Warburg. Viene esplorata l’influenza degli studi di Mantegazza sulle teorie warburghiane, cercando di ricostruire la possibile conoscenza di Warburg delle opere di Mantegazza.</p> Giuliana Di Martino Copyright (c) 2024 Sezione di Lettere 2024-03-25 2024-03-25 133 173 10.15160/1826-803X/2819 Intercorporeità di superficie: la soglia tattile dell’immagine su schermo in tempo reale https://annali.unife.it/lettere/article/view/2820 <p>Lev Manovich sostiene che continuiamo a chiamare <em>tale </em>l’immagine in tempo reale solo per abitudine. Partendo da questo presupposto, sostengo che questo apparato eccede la condizione di “metafora finestrale”, tradizionalmente associata all'immagine, per funzionare come “dispositivo finestrale”. Ciò implica una ridiscussione dello statuto di finzione iconica conferito dallo schermo all’immagine, funzionando l’immagine in tempo reale eccezionalmente come segno per il suo soggetto. Questa configurazione mediale offre inedite possibilità all’aspirazione di oltrepassare la soglia dell’immagine: in linea con il pensiero di Benjamin e McLuhan, per i quali la tecnologia modifica il nostro <em>sensorium</em> innervandosi in esso, nel caso della visione operando nel senso della sua tattilizzazione, mostro come l’immagine dello schermo in tempo reale possa diventare il sito di una intercorporeità di superficie, permeabile alle intenzionalità che ospita.</p> Tatiana Basso Copyright (c) 2024 Sezione di Lettere 2024-03-25 2024-03-25 175 195 10.15160/1826-803X/2820 Giulia Carluccio, Federica Mazzocchi, Giulia Muggeo, Mariapaola Pierini (a cura di), <i>Effetto Magnani. Sguardi sull’attrice e sulla diva</i>, Imola, Cue Press, 2022. pp. 196. ISBN 978-88-5510-251-3 https://annali.unife.it/lettere/article/view/2822 <p>Mostro sacro del panorama attoriale del Novecento, musa per eccellenza della stagione neorealista, incarnazione di un divismo inedito che sovverte collaudati canoni di bellezza, icona di italianità nel mondo, artista poliedrica in grado di attraversare con talento immenso il teatro, il cinema e la televisione: la figura di Anna Magnani è talmente imponente, e al contempo complessa, che non può non costituire un oggetto di studio obbligato per la ricerca accademica. [...]</p> Diletta Pavesi Copyright (c) 2024 Sezione di Lettere 2024-03-25 2024-03-25 197 203 10.15160/1826-803X/2822 Roy Menarini, <i>Hitchcock: La donna che visse due volte</i>, Roma, (= «Carocci editore Le Bussole»), 2023. pp. 112. ISBN 978-88-290-183-3 https://annali.unife.it/lettere/article/view/2823 <p>«<em>La donna che visse due volte</em> è il più bel film di tutti i tempi?» (p. 7). La recente monografia di Roy Menarini dedicata al capolavoro hitchcockiano del 1958 si apre, senza indugi di sorta, su questa domanda lapidaria. Naturalmente, l’autore non intende affatto promuovere un dibattito meramente guidato da concetti sfuggenti come il bello o il gusto personale. Il suo agile ma densissimo volume è infatti accolto all’interno di una collana dal rigoroso approccio scientifico come «Il cinema e i film» di Carocci editore. [...]</p> Diletta Pavesi Copyright (c) 2024 Sezione di Lettere 2024-03-25 2024-03-25 205 210 10.15160/1826-803X/2823