De la "Carmen" de Mérimée a la "Conchita" de Buñuel en Ese obscuro objeto del deseo

Autori

  • Pedro Poyato

DOI:

https://doi.org/10.15160/1826-803X/94

Abstract

Questo articolo ricostruisce la linea di personaggi femminili della letteratura occidentale nella quale può essere fatta rientrare la Conchita del film di Luis Buñuel Quell'oscuro oggetto del desiderio (1977). Partendo dall'antecedente mitologico di Pandora, e passando per altri personaggi femminili con caratteristiche simili della cultura medievale, si giunge fino alla Carmen della novella omonima di Prosper Mérimée (1854). Punto di incrocio tra quest'ultima e il personaggio dell'ultimo film del cineasta spagnolo, è la protagonista del romanzo di Pierre Louÿs La femme et le pantin (1898), di cui appunto Quell'oscuro oggetto del desiderio è una versione cinematografica. Conchita, sia del libro sia del film, è dunque continuatrice di una tradizione che vede nella figura muliebre la portatrice dei mali del mondo. Rispetto a questa tradizione, tuttavia, Buñuel si differenzia nella descrizione del personaggio maschile, vittima più che della donna, della sua impotenza a porre in atto il proprio desiderio: si giunge così ad una "decostruzione" del mito della femme fatale.

Downloads

Fascicolo

Sezione

Cinema